Come trattare uno strumento musicale a fiato in legno
Mantieni l'efficienza del tuo strumento musicale a fiato con i consigli di manutenzione del nostro laboratorio.
Se possiedi un flauto traverso, un ottavino o un flauto dolce in legno, ci sono delle manutenzioni in più da ricordarsi di eseguire.
Questo ti aiuterà a mantenere lo strumento in piena efficienza, evitando possibili crepe nel legno.
Il legno è una materia vegetale viva, pertanto si gonfia con acqua e umidità e si secca e disidrata con climi asciutti.
Una corretta oliatura, rende il legno più elastico e meno soggetto a danni dovuti a questo movimento detto “a fisarmonica”.
E' importante differenziare la manutenzione di flauti traversi e ottavini dai flauti dolci.
FLAUTI TRAVERSI E OTTAVINI
Di solito sono realizzati in legno di Grenadilla (Dalbergia melanoxylon), conosciuto anche come African Blackwood.
È un legno nero, denso e luminoso, che proviene dall’Africa.
Una volta raccolto viene lasciato essiccare per prevenire future crepe, ma - data la sua densità - è un legno che difficilmente crepa.
La sua oliatura è consigliata, ma non strettamente necessaria come per altri legni molto più “delicati”. Questo perchè l’olio non riesce a penetrare molto in profondità in questo tipo di legno, ma comunque crea uno strato protettivo superficiale utile ed efficace.
Se vuoi oliare il flauto o l’ottavino da solo, bisogna distinguere due condizioni:
- Se NON sai come smontare e rimontare il tuo strumento
- Se sai smontare e rimontare il tuo strumento
Nel primo caso, se non hai le capacità tecniche o ti spaventa l’idea di togliere tutta la meccanica del flauto o dell’ottavino che vuoi oliare, puoi decidere di portarlo al tuo riparatore di fiducia (SCELTA FORTEMENTE CONSIGLIATA!).
Oppure, puoi oliare autonomamente solo alcune parti dove sei sicuro che l’olio non potrà creare dei problemi a cuscinetti, feltri, sugheri o parti meccaniche.
Raccomandazione: usa poco olio!
Con “poco” si intende un cotton fioc appena intinto nella boccetta dell’olio e sgocciolato per bene.
Le parti da oliare sono:
- La testata: solo esternamente
- Il corpo: solo esternamente e nelle superfici ampie lontane dalle meccaniche e soprattutto dai cuscinetti.
NON oliare l’interno o sotto le meccaniche: potresti rovinare feltri e cuscinetti!
Una volta oliato lo strumento, lascialo riposare qualche ora o una notte e poi asciuga l’eccesso di olio con un panno asciutto facendo molta attenzione, fino a fare tornare il flauto o l’ottavino opaco.
Nel secondo caso - cioè se sei autonomo - i passaggi sono i seguenti:
- smonta completamente la meccanica del flauto o dell’ottavino e rimuovi corona e tappo a vite della testata
- prendi un panno o una salvietta e ungila poco di olio (sempre con parsimonia!)
- passa esternamente tutto lo strumento e la testata
NOTA BENE
Consiglio di non oliare i caminetti e il loro interno, perché, se anche al termine dell’oliatura si rimuove tutto l’eccesso, il legno rimane sempre un po’ impregnato e successivamente suonando potrebbe rilasciare dell’olio sui cuscinetti, rovinando così le vesciche e il feltro.
Prendi una bacchetta e una garza / salvietta impregnata di olio (sempre senza esagerare! Non mi stancherò mai di ripetere che basta davvero POCO olio!) e passa l’interno del flauto e della testata, come quando asciughi il tuo strumento.
Una volta oliato lo strumento, lascialo riposare qualche ora o una notte e poi asciuga l’eccesso di olio - facendo molta attenzione - con un panno asciutto, fino a fare tornare il flauto o l’ottavino opaco.
FLAUTI DOLCI
I flauti dolci, a differenza di quelli traversi, non hanno (quasi) mai meccaniche da smontare.
Qualora ce le avessero, queste parti vanno rimosse oppure vanno seguiti i consigli di cautela elencati nella sezione di oliatura per flauto traverso e ottavino.
Nella costruzione di flauti dolci vengono utilizzati vari legni e si possono fare le seguenti due distinzioni:
- Flauti pre trattati con paraffina (come acero e pero): questi, non devono essere oliati, perché sono già protetti e stabilizzati
- Flauti dolci non pretrattati (come bosso, ulivo, palissandro, prugno legno di rosa, ecc…)
Per oliare il flauto dolce esistono dei kit con spazzola, pennello e olio, che le case produttrici di flauti dolci come ”Mollenhauer” e “Moeck” vendono e che sono perfetti per questo tipo di operazione.
Come utilizzare questo tipo di kit:
- Sporca internamente di olio la superficie interna dello strumento e passa avanti e indietro la spazzola, controllando poi controluce se tutta l’area è stata oliata. Se qualche parte dovesse risultare ancora opaca, ripeti la procedura.
- Usa più attenzione per la testa del flauto dolce: non oliare il blocco o il canale di insufflazione (sono parti molto delicate), perchè rischiano di rovinarsi con facilità. Passa internamente la spazzola fino ad appoggiarne delicatamente la punta (priva di olio) sul blocco.
- Olia esternamente con uno panno unto di olio l’intero strumento.
- Fai attenzione al labium: usa il pennello a setole morbide per oliare solo esternamente, senza avvicinarti troppo al canale d’insufflazione.
- Una volta terminata l’oliatura esterna e interna del tuo flauto dolce, riponi in verticale la testata per non far colare eccessi di olio vicino al blocco e aspetta alcune ore o una notte. Dopodiché asciuga con un panno asciutto.
OLI CONSIGLIATI
Ci sono due tipologie di oli che puoi usare per oliare il tuo strumento:
- Olio vegetale
- Olio sintetico
Come olio vegetale, consigliamo l’olio di mandorle dolci: si può reperire in farmacia ed è perfetto, perché molto liquido e poco odoroso.
Sconsigliamo l’olio di semi di lino, in quanto è un olio molto denso e più odoroso, perciò è difficile rimuovere l’eventuale eccesso.
Come olio sintetico, se ne può usare uno a base siliconica molto liquido e completamente inodore.